Le voci della “filiera invisibile”
I commenti dei partecipanti ai workshop di PestMed 2024
Il percorso espositivo di PestMed è stato accompagnato da una ricca serie di workshop che si sono succeduti nelle due arene immerse all’interno del padiglione, rendendo veramente fruibili a tutti i presenti, gli interessanti argomenti sviluppati insieme agli illustri relatori che ci hanno onorato della loro presenza e partecipazione. È stato inoltre esaltante vedere le arene piene e dover in alcuni casi interrompere le domande e le riflessioni per dare spazio all’evento successivo, vedendole poi proseguire a bordo arena. C’era proprio bisogno di tornare a vedersi dal vivo e darsi anche solo una stretta di mano, incrociandosi furtivamente, come vecchi amici che non si vedevano da tempi memorabili. C’era anche molta ricerca di novità da parte dei partecipanti la fiera, e questo lo si notava molto anche negli stand, sempre affollati. Ma sul palco delle arene si percepiva proprio il fermento, la voglia di crescere tutti insieme, di fare gruppo e andare avanti, in questo mercato che sta diventando sempre più complesso e ricco di evoluzioni che non possono prescindere dalla nostra consapevolezza e crescita professionale. Oggi i governi, le amministrazioni e i cittadini chiedono ai tecnici del Pest Control di operare in modo sempre più razionale e sostenibile, e di questo ci dobbiamo occupare. Di seguito vengono proposti dei piccoli riassunti, e alcune riflessioni, sui principali workshop che si sono svolti, proposti direttamente da alcuni dei relatori, nelle righe che ci hanno voluto restituire.
a cura di Davide Di Domenico
e Lorenzo Bellei Mussini
1) ALLUVIONI, ZANZARE, GESTIONE DELLE EMERGENZE
Raffaella Perrone – Direzione Generale dei Dispositivi medici del Servizio Farmaceutico, Ministero della Salute
«Alluvioni, inondazioni, fanno parte del nostro territorio. Cambia il terreno, la vita viene sommersa da una forza incontenibile, lo sguardo angosciato di chi sta vivendo questo dramma. Così è iniziato il nostro rapporto con la Regione Emilia Romagna, la necessità di non aggiungere problemi su problemi. La Regione si trovava sommersa da acqua e nell’acqua, come sappiamo, le larve delle zanzare proliferano, pertanto era necessario intervenire per ucciderle, ma come se diverse zone non erano raggiungibili?
I prodotti Biocidi autorizzati per un uso insetticida e larvicida, che aiutano nella prevenzione delle malattie, prevedono un utilizzo attraverso spray, granaglie o altre forme fisiche difficili da utilizzare in questa circostanza, pertanto grazie alla possibilità di intervenire con delle deroghe si è pensato di autorizzare l’utilizzo del drone per lo spargimento dei prodotti. La Regione ha accolto questa possibilità e da una deroga è nato un progetto, che ci ha permesso di valutare, anche per il futuro e possibilmente non in deroga, la possibilità di utilizzare questo mezzo per lo spargimento di insetticidi. A oggi non vi sono prodotti autorizzati che possono essere sparsi attraverso il drone, ma questa esperienza positiva, seppur nata da una tragedia, ci sta aprendo la strada verso un dialogo che potrebbe permettere in futuro una applicazione attraverso questo mezzo che è risultato essere preciso ed efficace».
2) GESTIONE DEGLI INFESTANTI CON METODI BIOLOGICI
Paolo Guerra – Responsabile Commissione Certificazione A.N.I.D.
«Il PestMed 2024 ha superato le aspettative degli operatori a vario titolo coinvolti nel settore della gestione degli infestanti, e delle aziende di settore operanti lungo la filiera di questo processo. I prodotti e le tecnologie esposte, l’afflusso e i contenuti dell’offerta convegnistica hanno riscontrato ampio interesse e grande partecipazione. Fra questi ultimi va segnalata la presentazione del Documento Tecnico A.N.I.D. circa la gestione degli infestanti con metodologie conformi alle produzioni biologiche e orientate alla sostenibilità e frutto del lavoro della commissione certificazioni della stessa associazione che ho avuto il privilegio di coordinare. L’interesse mostrato dalle aziende di servizi, ma anche dai destinatari di queste attività presenti in grande numero durante il convegno tenutosi su questo argomento, ha indotto l’associazione nazionale a proporre due doppi appuntamenti. Un convegno rivolto a tutti i portatori di interesse ed un corso di aggiornamento rivolto ai tecnici e agli operatori chiamati ad intervenire nei contesti di tipo biologico. Il primo a maggio presso l’Università Cattolica di Piacenza e il secondo a novembre all’Università degli Studi di Foggia. Per l’orientamento normativo e le buone prassi operative per la gestione degli infestanti lungo le filiere produttive richieste dalle norme dell’Unione Europea, non solo nell’ambito del biologico, ma anche in quello convenzionale richiedono figure professionali sempre più preparate ad erogare servizi con sostanze di origine naturale e con evitino o limitino al possibile l’impatto sull’ambiente e sul clima. Per tali motivazioni il Disciplinare è gli appuntamenti tecnici divulgativi proposti rappresenteranno una opportunità di crescita».
3) LA SANIFICAZIONE & DISINFESTAZIONE NELLA GRANDE DISTRIBUZIONE
Lucia Tortoreto – Coop Italia – Direzione Qualità e Sostenibilità
Responsabile Rete e Servizio Clienti
«Per Coop, Sanificazione e Pest Management sono due attività di prevenzione fondamentali per garantire la sicurezza dei prodotti alimentari venduti. L’impegno su questi temi parte da una buona progettazione e manutenzione delle strutture e delle attrezzature e dalla definizione e dal costante aggiornamento di un capitolato di accordi con le imprese esterne, continua con l’esecuzione di audit e presidi specifici per la verifica del rispetto del capitolato da parte delle funzioni qualità di Cooperativa (una sessantina di persone) o di figure esperte, per finire con un impegno costante alla formazione e sensibilizzazione del personale di punto vendita e magazzino. La grande distribuzione presenta indubbiamente delle caratteristiche che hanno un impatto sullo svolgimento efficace di questa prevenzione: il numero elevato di strutture (2.236 punti vendita Coop), con diverse metrature e dislocazioni di ambiente e distribuzione geografica, l’alta varietà di merce in vendita e l’ingente numerosità e il veloce turn over dell’organico. È quindi necessario che si crei una vera e propria partnership tra Coop e l’impresa di servizio, che svolga un’efficace analisi del rischio, grazie alle sue competenze tecnico-scientifiche, alla professionalità e formazione di tutto il suo personale e ad una comunicazione informatizzata semplice e veloce».
4) L’INDUSTRIA PASTARIA: SISTEMI DI PREVENZIONE & DISINFESTAZIONE
Sergio De Gennaro – Responsabile Qualità Pastificio Lucio Garofalo S.p.A.
«Le infestazioni sono uno dei principali fattori di rischio che i pastifici da sempre si trovano ad affrontare. L’approccio negli anni si è evoluto dalla logica di correzione a quella di prevenzione. In questo processo ha un ruolo fondamentale la collaborazione con i fornitori dei servizi di pulizia e di disinfestazione. Il continuo presidio degli ambienti, la veloce rimozione degli sfarinati che si possono accumulare e una profonda conoscenza dei comportamenti e dei cicli vitali degli insetti sono gli indispensabili presupposti per una gestione efficace del rischio di infestazione. Al contempo anche la grande distribuzione ha avviato un percorso equivalente che ha condotto a una maggiore consapevolezza delle dinamiche di questi spiacevoli episodi. Sicuramente, ma inevitabilmente, i consumatori rimarranno l’anello debole in questo processo di crescita e l’ambito in cui è auspicabile il contributo di tutti per diffondere i principi base di prevenzione».
5) LA GARANZIA DI QUALITÀ NELLA RISTORAZIONE
Sergio Castellano – Direttore Qualità & Sostenibilità Chef Express
«Fare ristorazione è complesso ma affascinante. Spesso è richiesta elevata velocità per analizzare un elevato numero di informazioni in tempi estremamente “compressi”. La complessità e la gestione di Punti di Vendita e Ristoranti distribuiti su tutto il territorio nazionale richiede un adeguata programmazione, pianificazione e monitoraggio di tutte le attività contemplate dai Processi Aziendali e loro standardizzazione. Tra i Processi Aziendali rilevanti resta incluso il Processo di gestione del Pest Management. Una adeguata gestione delle tematiche afferenti al Pest Control contempla anche un continuo confronto con le società delegate allo svolgimento del servizio di fornitura. Da sempre il perimetro della ristorazione italiana ed estera di Chef Express, RoadHouse Restaurant ed i suoi brand ha come priorità la garanzia di elevati standard afferenti alla Sicurezza Alimentare a tutela di Clienti e Lavoratori Aziendali».
6) PEST MANAGEMENT BIO, UN CONNUBIO TRA SICUREZZA E NATURA
Mirko Frignani – Supply Chain Quality Manager NESTLÉ PURINA
«La tematica del workshop ha alimentato numerosi spunti da sviluppare nella filiera alimentare per le aziende di trasformazione ma altrettanto importanti da considerare per le aziende di Pest Control. […] Personalmente, non piace chiamare le aziende di Pest Control “i disinfestatori” in quanto il servizio offerto va ben oltre la disinfestazione che deve essere considerata come un aspetto che è parte di una serie di attività a tutela del sito in cui si opera. Per questo tracciando il profilo di aziende di Pest Control e Aziende alimentari posso precisare che:
- Le aziende di Pest Control devono essere innovative, competenti, organizzate, disponibili, pratiche, critiche, appassionate e motivate e in sostanza devono mantenere una propria identità professionale;
- Le aziende di Trasformazione nella filiera alimentare devono avere: una strategia di pest prevention, scegliere le aziende di Pest Control non solo basandosi sull’aspetto economico, adattarsi e adattare le strategie in base al contesto e ai suggerimenti dell’azienda di pest prevention, saper innovare e rinnovare continuamente il proprio sistema di pest prevention.
Aver lavorato per il workshop insieme a Coop Italia e Alce Nero ha permesso un utile confronto tra diverse aziende alimentari nella filiera e sottolineo l’importanza di continuare in questa direzione con ulteriori confronti futuri, sponsorizzati da A.N.I.D., per lavorare su un intento comune di Pest Prevention consapevoli delle sfide che ci attendono quali i cambiamenti climatici, le necessità di effettuare trattamenti biologici sostenibili, riduzione dei pesticidi e diverse lavorazioni del terreno in agricoltura. Ringrazio Davide Di Domenico per il supporto all’evento e per l’importante ruolo di tecnico scientifico di A.N.I.D. per la continua promozione di tematiche attuali e del prossimo futuro».
7) PREVENZIONE E TUTELA DELLA SALUTE DEGLI OPERATORI E DEI CONSUMATORI: IL RUOLO DELLA DISINFESTAZIONE E SANIFICAZIONE
Alfio Amato – Specialista in Angiologia Medica, Docente Neurosonologia Università di Bologna
«È quantomai urgente avere piena consapevolezza delle principali evidenze epidemiologiche e fisiopatologiche che inquadrano l’inquinamento atmosferico e non solo, come fattore di rischio maggiore, anche al fine di promuovere iniziative finalizzate sia a strategie di prevenzione secondaria a livello individuale sia a politiche di prevenzione primaria finalizzate a tutelare la salute pubblica. Il Global Burden Disease nella Lancet Commission ha infatti indicato l’inquinamento atmosferico da particolato al quinto posto tra i fattori di rischio sanitario a livello globale. Gli effetti dell’inquinamento si sommano a quelli dei principali fattori di rischio cardiovascolare (ipertensione, fumo, obesità, insulino-resistenza, dislipidemia) e amplificano il danno a livello vascolare favorendo la progressione della placca aterosclerotica. Per quel che concerne l’esposizione ai pesticidi, invece, essa è stata associata al declino cognitivo e alla demenza. Le prove proposte illustrano come l’esposizione a contaminanti ambientali, in particolare ai pesticidi, possa rappresentare un fattore di rischio ecotossicologico e per la salute del cervello. Il fatto è che la stima dell’esposizione ai pesticidi viene spesso effettuata senza misurare gli effetti sinergici delle sostanze tossiche. Da qui, la necessità di prestare massima attenzione alla relazione tra inquinamento atmosferico e impiego dei pesticidi, una tematica che merita massima attenzione da parte delle autorità sanitarie e non».
8) L’INURBAMENTO DELLE SPECIE SELVATICHE IL PUNTO E LE PROSPETTIVE DI CONVIVENZA
Antonio Iannibelli – FEDER GEV Bologna
«Il fenomeno dell’inurbamento delle specie selvatiche è in costante espansione da diversi decenni. Le cause di questo fenomeno sono diverse e complesse, ma possono essere ricondotte principalmente a tre ambiti principali: i cambiamenti climatici, la diffusione delle specie esotiche e il rapido processo di urbanizzazione. In particolare, in Italia, osserviamo un inurbamento di specie animali che fino a pochi anni fa sarebbe stato impensabile in contesti urbani o fortemente antropizzati.
Come relatore alla fiera PestMed, tenutasi a Bologna lo scorso 1° marzo 2024, ho avuto l’opportunità di discutere di tematiche cruciali legate alla protezione della biodiversità e a città sostenibili. Durante la mia presentazione, ho evidenziato l’importanza di affrontare questo fenomeno in modo proattivo, adottando strategie di conservazione degli habitat naturali e promuovendo una coesistenza armoniosa tra le specie selvatiche, le specie domestiche, le specie aliene e le comunità umane, evidenziando le criticità. Perché i selvatici si avvicinano alle città? Cattiva gestione dei rifiuti. Il consumo di suolo. Disturbo da parte delle attività umane. Agricoltura industriale e perdita di habitat.
A causa delle attività umane e dei cambiamenti climatici sempre più specie si troveranno inevitabilmente a convivere nei nostri centri urbani, questo cambiamento richiede un approccio bilanciato che tenga conto delle esigenze degli animali stessi e della comunità umana. L’eradicazione di questi animali come talvolta viene annunciata non è sempre la soluzione migliore, perché mantenere questa condizione nel lungo termine può essere costoso e soprattutto le specie possono continuare a essere reintrodotte accidentalmente o diffondersi per altri motivi.
Bisogna definire un piano d’azione per affrontare il problema delle specie alloctone in modo efficace e completo, come ad esempio: Preservare e ripristinare gli habitat naturali. Educazione e sensibilizzazione.
Conservazione della biodiversità: Le città possono offrire habitat importanti per numerose specie animali. La creazione di corridoi ecologici consente agli animali di spostarsi tra questi habitat, aumentando la diversità biologica e contribuendo alla conservazione delle specie, di fauna e flora. La presenza di una fauna selvatica sana e diversificata all’interno delle città contribuisce a migliorare la qualità complessiva anche della nostra vita. Gli animali contribuiscono a far circolare sostanze nutritive nell’ambiente, che possono fertilizzare il terreno e aiutare le piante a crescere. Gli animali svolgono ruoli cruciali nel controllo delle popolazioni di insetti e nella impollinazione delle piante.
“Rete Natura Urbana” potrebbe includere parchi urbani, aree verdi, corridoi ecologici lungo fiumi, ferrovie e strade, tetti verdi, giardini pensili e altre strutture che offrono habitat e risorse per le specie selvatiche. Inoltre, potrebbe essere collegata a parchi naturali e riserve più ampie al di fuori delle aree urbane, contribuendo a creare un continuum di habitat che favorisce la dispersione e la migrazione delle specie.
L’implementazione di una Rete Natura Urbana richiederebbe la cooperazione tra enti pubblici, privati e comunità locali, oltre a politiche e regolamenti che favoriscano la conservazione della natura nelle città. Ma sicuramente è un’idea che potrebbe portare a una migliore qualità della vita per gli esseri umani e la fauna urbana, promuovendo una convivenza armoniosa e sostenibile. In definitiva, la connessione con il mondo naturale è fondamentale per il benessere umano su molteplici livelli: fisico, mentale, emotivo e spirituale».
9) RISTORAZIONE COLLETTIVA, INDUSTRIA ALIMENTARE E SANIFICAZIONE
Paolo Valente – Segretario Generale ANIR
«Un incontro costruttivo ed interessante in cui si è evidenziato, ancora una volta, la centralità del settore dei servizi e in particolar modo della ristorazione collettiva. Un settore impegnato quotidianamente nella produzione di alimenti sicuri ed equilibrati. Questa tavola rotonda ha evidenziato l’importanza della collaborazione e la sinergia tra questi diversi settori della famiglia dei servizi integrati per affrontare le sfide emergenti e garantire la tutela di operatori e consumatori. Due i temi principalmente emersi dal confronto. Come la sicurezza alimentare è un asset fondamentale per la politica alimentare del made in Italy, disinfestazione, disinfezione, sanificazione e servizi di ristorazione collettiva, garantiscono quel cibo pubblico erogato quotidianamente a studenti, degenti, militari e impiegati in modo sano attraverso la professionalità e le competenze di aziende e addetti, elementi che vanno rafforzato con percorsi formativi, policy e figure professionali bene definite. I grandi cambiamenti sociali politici ed economici degli ultimi anni hanno comportato conseguenze critiche sui mercati in particolar modo sulle dinamiche dei prezzi dovute all’innalzamento dei costi alla fonte (in particolare quelli alimentari) e il loro complicato riconoscimento nelle norme previste dall’attuazione del codice appalti».
10 ) OPPORTUNITÀ ED ESIGENZE NEL PESTMANAGEMENT DEI PAESI ESTERI: SPAGNA, ASIA, E INDIA
Monica Biglietto – Vicepresidente CEPA
«La disinfestazione europea ha svolto un ruolo rilevante nell’ambito delle tematiche affrontate nei tre giorni della fiera. Già all’inaugurazione, il presidente del CEPA, la Confederazione Europea dell’Industria della Disinfestazione, ha ribadito nella seduta di apertura la necessità di riconoscere la professionalità dei disinfestatori come attori esclusivi della protezione della vita delle persone, dei beni e delle proprietà considerabili in ogni aspetto della vita. Il principio di prevenzione adottato nell’ambito del controllo degli infestanti, è infatti mirato alla salvaguardia della salute umana, attuando tutte le strategie igienico sanitarie che prevengano le possibili forme di contaminazione. In pratica il disinfestatore professionista è in grado di mitigare i rischi da contaminazioni al punto di scongiurare l’assistenza medica, per la trasmissione di agenti patogeni veicolati dagli infestanti. I tre capisaldi sostenuti da CEPA partono dal principio di eccellenza a cui i disinfestatori professionisti mediante formazione continua e l’adozione di gestioni virtuose certificate tramite lo standard EN 16636. […] Questo implica il secondo impegno che ogni azienda di disinfestazione deve sostenere ovvero la formazione continua del proprio personale ed in particolare dei tecnici addetti al controllo degli infestanti. Oggi più che mai la conoscenza della biologia degli infestanti, delle attrezzature da utilizzare, dei biocidi e della gestione dei rifiuti sono essenziali per attuare strategie efficaci, che mirino all’osservazione per la ricerca puntuale delle criticità, attuando azioni “chirurgiche” solo laddove sia indispensabile applicare un biocida, nell’ottica di disinfestazioni sostenibili ed ecocompatibili. […] Il terzo caposaldo è la necessità di sostenere le attrezzature necessarie all’attività del disinfestatore, sostenendo di fatto l’intero indotto dell’industria del Pest Control».