La cimice asiatica
L’arrivo di numerose specie aliene nel nostro ecosistema è probabilmente, la principale novità che tutti noi, dai tecnici pubblici e privati fino ai normali cittadini, dobbiamo affrontare. Prive di limitatori naturali le specie esotiche si diffondono liberamente nei nuovi territori e creano danni alle piante e disagi ai cittadini. Anche gli operatori professionali che sono chiamati a combattere questi organismi devono destreggiarsi in uno scenario in cui aumentano le specie potenzialmente dannose e, nel contempo, calano i mezzi tecnici disponibili per combatterle. Nelle aree urbane il problema diventa ancora maggiore in quanto occorre considerare anche le limitazioni all’impiego degli insetticidi nelle aree frequentate dalla popolazione previste dal PAN (Piano d’azione nazionale). Halyomorpha halys è una cimice marmorizzata grigio-marrone lunga 12-17 mm e non molto diversa da altre specie autoctone. Originaria dell’Asia orientale (Cina, Corea, Giappone, Taiwan) e conosciuta negli Stati Uniti come “Brown marmorated stink bug” è stata ritrovata per la prima volta nel nostro paese nei dintorni di Genova, nel 2007. Nei territori di origine si comporta da fitofago occasionale ma, quando è stata accidentalmente introdotta sulla costa est degli Stati Uniti e successivamente in Italia, ha causato danni elevatissimi alle principali colture frutticole (pero, pesco, melo e actinidia), diventando rapidamente la “specie chiave” per la difesa di queste colture.
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