Il corridoio delle rondini nella pieve di S. Alessandro a Giogoli
La Pieve di S. Alessandro a Giogoli (Scandicci, FI) domina un colle di uliveti che si affaccia sull’Impruneta e Peretola, ed è sede di una parrocchia molto partecipata fino al marzo 2021 retta da Don Giorgio Mazzanti (1948-2021), teologo, studioso, poeta e appassionato di rondini. Oltre 20 anni fa se ne ritrovò una coppia che esplorava il corridoio quattrocentesco della canonica, lungo oltre 16 metri, ampio ed alto e scelse di appoggiare iniziare la coppa di fango su una delle travi maestre. Da allora la porta sul chiostro viene aperta a metà marzo e richiusa solo fine settembre e nel frattempo altre rondini si sono aggiunte alle prime. I volontari della parrocchia hanno subito assecondato don Giorgio attrezzando ogni febbraio il corridoio con teli di tessuto-non-tessuto alle pareti e ricoprendo di plastica trasparente mobili, panche ecc. smontando il tutto a fine settembre, e la continua aggiunta di cassettine appese sotto i nidi, per le inevitabili deiezioni. Con la dolorosa scomparsa del parroco i volontari sono stati subito sollecitati dalla Curia a trovare una soluzione. Ma cosa fare? Su Facebook circolò un appello vero e proprio e fu l’occasione per me di rispondere e di essere invitato a rendermi conto di persona. La mia visita poté avvenire a fine settembre 2021 e sulla base delle informazioni, immagini e di un video che mi avevano anticipato ho potuto presentarmi con già un suggerimento tratto da un caso che avevo assistito, per far convivere in un garage rurale una decina di nidi di rondine con un’auto e materiali d’uso sporcati dalle deiezioni, dividendo in due volumi il garage con un telo ombreggiante facilmente rimovibile, agganciato ai quattro angoli.
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