Insetti che bontà!
Google è una fonte inesauribile di spunti e sospetto anche la causa di alcuni episodi della mia ipertensione. Infatti, si alza la pressione quando mi ritrovo a leggere cose che, a rigor di logica, mi lasciano perplesso. Senza voler offendere nessuno mi torna in mente un detto delle mie montagne: “ess mia a bola” ovvero “non essere del tutto a posto (di cervello)”, ma si presterebbe anche il più amichevole: “te eh fo’ de cò” ovvero “sei fuori di testa”. Nello specifico mi riferisco ad alcune affermazioni su certe dichiarazioni della FAO che indicano nell’allevamento degli insetti per uso alimentare una delle possibilità di ridurre la fame nel mondo, e di alcuni ristoranti, che si sono specializzati in piatti a base di insetti (sia nello stadio adulto che larvale)
Ognuno è libero di esprimere le proprie opinioni, ma paventare che il nutrirsi di insetti porterà a catastrofiche conseguenze quando già 2 miliardi di esseri umani da tempo se ne nutrono mi pare un allarmismo smentito dai fatti. In India, Tailandia e Corea. Nel Sud-Est asiatico si mangiano un sacco di insetti. Proprio da queste parti infatti arrivano le foto di cavallette allo spiedo e altre amenità che girano sugli schermi dei nostri smartphone.
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