Aedes aegypti all’orizzonte
La zanzara della febbre gialla, Aedes aegypti, considerata la più pericolosa zanzara del mondo, ha una storia molto interessante e se volete istruttiva su come girano le cose sul pianeta in cui siamo. Se ne stava insieme a tante altre, da milioni di anni, nelle foreste africane, sfruttando le piccole raccolte d’acqua di cui è ricca la vegetazione tropicale e pungendo perlopiù mammiferi, quando comparvero gli insediamenti umani. Questi piccoli villaggi presentavano il vantaggio di avere sempre acqua a disposizione, perché i primi uomini la raccoglievano e conservavano in ogni sorta di contenitore riuscissero a procurarsi, e pasti di sangue facili, perché erano ben popolati da soggetti sempre meno coperti di pelliccia. La nostra zanzara dovette però fare uno sforzo notevole perché l’uomo non era tra i suoi mammiferi preferiti quanto a sangue.
La “domesticazione”
L’insieme di questi processi adattativi determinò una sorta di “domesticazione” o se preferite “sinantropizzazione”, con la selezione di un tipo di Ae.aegypti con caratteri distintivi propri rispetto al tipo originario. I due tipi vengono attualmente denominati Ae. aegypti formosus, rimasta fedele alle zone di foresta africana, e Ae. aegypti aegypti che invece ha seguito l’uomo nella rapida corsa verso l’antropocene. Infatti, l’adattamento iniziale ai villaggi di foresta le ha poi permesso di imbarcarsi sulle navi che nel ‘500-‘600 dalle coste africane solcavano l’Atlantico cariche soprattutto di schiavi da impiegare nel Nuovo Mondo.